Quando ti trovi davanti a un inconsueto prototipo come la Ferrari Modulo, ci si chiede: chi l’ha progettata? Chi fu a rinunciare alle ferie, nell’estate del 1968, per realizzare un modello da un blocco di polistirolo? Chi è costui dalla creatività geniale con una straordinaria capacità creativa?
Paolo Martin nasce nel 1943 nella città di riferimento per il design in Italia, Torino. Designer di fama mondiale, testimone di quell’industria italiana che ha saputo primeggiare in tecnica e in creatività. La sua carriera di designer iniziò nel 1960 al fianco di Giovanni Michelotti. In oltre cinque anni di collaborazione, imparò le tecniche del disegno e la progettazione di modelli e prototipi di automobili. Dopo un’esperienza di un anno presso la Carrozzeria Bertone, nel 1967, entrò come responsabile del Centro Stile e Progetti della Pininfarina.
In quei sei anni disegnò le sue vetture più celebri: la Dino Ferrari Berlinetta del 1968, la Peugeot 104, la Fiat Dino Parigi, l’Alfa Romeo 33 Roadster, la Ferrari 512 Modulo, la Rolls-Royce Camargue, la Lancia Beta Montecarlo, la Fiat 130 Coupè e…
Quando nel 1973 divenne responsabile del Centro Stile Ghia, Gruppo De Tomaso, espresse il suo talento anche nelle motociclette, collaborando con Benelli, Piaggio e Moto Guzzi.
Da designer indipendente, dal 1976, non si limita a collaborare con i più famosi marchi del settore automobilistico e motociclistico, ma esprime la sua genialità in numerosi settori, dal ciclismo alla nautica, dall’aeronautica alle armi bianche.
“Mi creo continuamente problemi per il solo piacere di risolverli” questo è Paolo Martin, sinonimo di una mente libera e fuori dagli schemi.