Sta proprio parlando con me? Si, non ci sono dubbi… Eravamo fermi, io in contemplazione, davanti al telaio di una Lancia Stratos e mi ritrovo sui banchi di scuola. L’attenzione si focalizza sulla persona che mi sta regalando una lezione di ingegneria.
Il mio GRAZIE a un uomo di grande spessore che non ha bisogno di convenevoli. Dall’entusiasmo non ho neppure scattato una fotografia, ma ho vissuto una mezz’ora di pura magia.
Il mio interlocutore era il progettista italiano che ha legato il suo nome a iconiche vetture sportive: Nicola Materazzi. Classe 1939, dopo la laurea in ingegneria a Napoli iniziò la sua carriera in Lancia, fu chiamato a lavorare in Abarth e successivamente fu assunto alla Ferrari come responsabile dell’ufficio del reparto corse.
Nella sua collaborazione con il Cavallino gli furono assegnati progetti di auto di serie, solo per citarne alcune la 288 GTO, la 288 GTO Evoluzione, la Testarossa e la F40. Fu chiamato dall’imprenditore Romano Artioli per la Bugatti EB110. Ed ancora Edonis.
“Il progettista è colui che è in grado di progettare una vettura intera…”, lui ne è capace, Auguri Ingegnere!