Collezione privata di Mauro Bonaccini
30 aprile 1955. Alla 22esima edizione della Mille Miglia Sir Stirling Moss trionfò alla guida della mitica Mercedes SLR con il numero 722, davanti a Taruffi su Ferrari e ai suoi compagni di squadra Kling e Juan Manuel Fangio. Alla guida del team c’era il vulcanico Alfred Neubauer, famoso direttore sportivo della Stella a tre punte, nelle corse automobilistiche degli anni venti e trenta.
Fu una vittoria leggendaria, Sir Moss passò davanti alla bandiera a scacchi a 160 km/h. Il tempo impiegato: 10 ore 7 minuti e 48 secondi, con una media di 157, 651 km/h. Difficile da superare, tanto che questo record è rimasto imbattuto nel tempo.
Il copilota Denis Jenkinson, noto e bizzarro giornalista sportivo, vantava una notevole esperienza. Nei mesi precedenti la corsa Stirling Moss e Jenkinson percorsero l’intero programma per cinque volte. Tre al volante di una Mercedes 220, una con 300 SL e una con la SLR.
Barbirosa, il giornalista inglese così soprannominato dal pubblico italiano, forse non del tutto cosciente del pericolo che stava correndo, annotò con la massima precisione i numerosi riferimenti riguardanti il tragitto. Aveva documentato ogni curva, ostacolo, le condizioni del fondo stradale, l’indicazione dei passaggi a livello o rotaie dei tram. Appunti che risultarono essere di grandissimo aiuto e che consentirono a Sir Moss di “sapere sempre con esattezza dove mettere le ruote”.
In quegli anni la gara delle 1000 Miglia era molto combattuta, si partiva con lo scopo di tagliare il traguardo nel minor tempo possibile. Le uniche soste previste erano quelle per il cambio delle gomme e il rifornimento di benzina. Queste stupende automobili sfrecciavano nei centri abitati a velocità folli.
Fu una delle edizioni, quella del 1955, completamente risparmiata dalla pioggia. La macchina un vero mito, una Mercedes 300 SLR. Leggendario il record. Curiosa l’assegnazione dei numeri di gara che, come è noto, corrispondevano all’orario di partenza: alle 7 e 22 del 1° maggio.
Nelle fotografie la riproduzione scrupolosa della Mercedes 300 SLR creata dalle sapienti mani del signor Mauro Bonaccini. Fa parte di una collezione privata originale e unica, realizzata da un uomo sensibile che ha fatto del “battilastra” il suo lavoro e la sua arte.
Una vitalità non solo manuale. È un piacere guardare così tanta premura nell’aprire la portiera, nel chiudere il baule o accarezzare le sue “piccoline” con il panno, perché quel filo di polvere lo infastidisce. È un piacere ascoltarlo, con la sua un’inarrestabile ironia.
Osserviamo il modellino, quante ore di dedizione, abilità e pazienza.
– La verniciatura è perfetta, ma chi la fa?
Il signor Mauro Bonaccini con una battuta ci informa che è il suo amico, fraterno aggiungiamo noi, Mauro che se ne occupa.
– Sa Mauro non lavora dal venerdì sera al lunedì mattina. Troppo riposo, si arrugginisce… io lo tengo in allenamento!
Uno sguardo complice con il caro amico e una risata di cuore!
Fotografie Angelo Rosa per International Classic © 2018