La foto non rappresenta l’autovettura descritta nell’articolo
Pic by Dave Rook – www.motorsportinpictures.com
2000 miglia, 3200 km, alla guida di una fantastica…
In questo racconto vi voglio presentare un’autovettura: Jaguar D-Type. La conoscete? Stavo scherzando.
La Jaguar D-Type XKD 541 lasciò la fabbrica di Brown’s Lane, l’11 novembre del 1955 e fu spedita negli Stati Uniti al suo nuovo proprietario: Charles E Brown a Monroe, in Louisiana. L’automobile era color blu pacifico con gli interni grigi e aveva un motore standard da 3,4 litri, con 3 carburatori Weber 45 DCO 3 e una potenza di 250 cavalli.
Gli archivi riportano che l’automobile ha completato delle gare di SCCA (Sports Car Club of America) a Mansfield, Los Angeles, e che nel 1956 vinse in tutto quattro gare. Nonostante la giovane età, questa meravigliosa Jaguar D-Type fu mandata in pensione nel garage di Mr. Brown.
Verso la fine degli anni ‘60, il proprietario decise di donarla al Museo Texas Speed e fu qui che il migliore amico di mio padre, Roberts Harrison, la scoprì e prese accordi per acquistarla.
Secondo voi dove venne portata? Nella mia officina a Berkeley, in California, per essere restaurata e preparata per le corse. Quando arrivò era virtualmente nuova, con solo 1500 miglia sul contachilometri.
A Los Angeles, negli anni ‘70, c’era un gruppo di persone che andavano davvero matte per le automobili.
Una volta all’anno sponsorizzavano un viaggio su strada che dalla Sun Valley in Idaho, proseguiva per Las Vegas e infine tornava a Los Angeles. Veniva affettuosamente chiamata “RUN” – corsa – e vi partecipavano numerose automobili da capogiro, tra cui Ferrari 250 GTO, Ferrari 250 Testa Rossa, McLaren MK 6 GT.
Per eliminare qualsiasi rischio di ricevere multe per eccesso di velocità, ogni anno veniva fatta una donazione considerevole al fondo delle vedove della Nevada Highway Patrol, anche se all’epoca, la maggior parte delle strade dello Stato non avevano alcun limite di velocità! La RUN era un evento di soli tre giorni, quindi si doveva davvero schiacciare il pedale sull’acceleratore.
La mia prima fermata, dopo essere partito da San Francisco, fu il Mustang Ranch, appena fuori Reno, in Nevada, presso una famosa casa di appuntamenti. Nel parcheggio c’erano tre Ferrari 250 GTO. Se solo Enzo avesse potuto vederle, sono sicuro che si sarebbe fatto quattro risate!
Proseguimmo tutti fino a Sun Valley, dove ci incontrammo la sera per cena.
La Jaguar D-Type fu una vera rivelazione, non ho mai guidato una macchina da competizione che fosse anche così facile da condurre. Finalmente avevo capito perché queste auto avessero un tale successo alla 24 Ore di Le Mans.
Il giorno successivo guidammo dalla Sun Valley a Las Vegas, per farci una giocata al tavolo di Blackjack e alla Roulette, non ci facemmo mancare proprio nulla.
Viaggiai ad una velocità media di 125 miglia all’ora – 202 Km orari – fino alla periferia di Las Vegas: un vero spasso. Il consumo di carburante fu molto basso, 20 miglia per gallone, circa 32 km con 3,80 litri di carburante, grazie all’aerodinamica altamente efficiente e alla meravigliosa carrozzeria. Il vero motivo del viaggio fu “la voglia di volare” senza nessun limite di velocità.
Il resto della corsa fu più tranquillo e dopo tre giorni parcheggiai la spettacolare Jaguar D-Type XKD 541 nel mio garage a Berkeley.
Il divertimento di questa avventura è vivo tutt’oggi e “il viaggio” mi permise di vedere sotto una nuova ed entusiasmante prospettiva l‘iconica Jaguard D-Type.