“Quello che è cambiato è il supporto. Le dico una cosa: io nel ’76 sono stato autorizzato da Scaglietti a verniciare le macchine in fiberglass … le vetroresine. Allora, per dipingere si usava l’acrilico, si davano 14-15 mani, poi lo carteggiavamo e lo lucidavamo: era una cosa di prestigio, certo, ma davvero difficile. Non era semplice verniciare su delle fibre. Non so perché Scaglietti abbia dato l’autorizzazione proprio a me, ma sta di fatto che da allora ho fatto un percorso notevole nell’ambito”.
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