Prima i successi nel mondo del karting: Campione d’Italia, due volte campione d’Europa a squadre, fino ad arrivare nel 1974 al Titolo Mondiale. Poi i successi con le vere automobili con una carriera rapidissima: nel 1975 Patrese esordì con la Formula Italia ed i suoi risultati furono eccellenti.
Nel 1976 passa alla F3 e ottenne il titolo di campione d’Europa. Nel 1977 debuttò in F2 in una delle corse più difficili, sul circuito di Nürburgring, col miglior tempo in prova davanti a Mass e Regazzoni. A Riccardo Patrese, dopo appena qualche gara in F2, fu offerto il debutto in F1 con la Shadow, per la corsa più prestigiosa, il GP di Montecarlo. Dopo aver gareggiato al volante di Shadow, Arrows, Brabham e Alfa Romeo, Patrese approda alla Williams, con cui disputò le sue stagioni migliori.
Terminò la sua carriera in F1 nel 1993 con la Benetton. “Quando correvo in F1 anch’io ero fatalista, mi ripetevo sempre che a me non sarebbe mai capitato. Ho capito che l’incidente mortale sarebbe potuto capitare a chiunque quando ho visto morire Senna, che era il migliore pilota del mondo, aveva la migliore macchina della Formula 1, curata nel modo migliore del mondo. Allora capii e dissi basta: e le corse sono riuscito a mandarle a quel paese”, dall’intervista per il Corriere della Sera nel 2001.