Phil Hill, californiano con una favolosa passione per l’antiquariato, la musica classica, gli strumenti musicali, la pittura e per le macchine da corsa, anzi per le macchine fuori dalla quotidianità!
Introverso e ossessionato dalla perfezione, mai completamente soddisfatto. È sempre stato considerato un pilota straordinario perché dotato di grandi capacità e di una sensibilità che lo metteva in condizione di prevedere quello che poteva accadere, ma non fece mai infiammare il pubblico. L’esordio in F1 avvenne nel 1958 al GP di Francia a Reims, alla guida di una Maserati 250F. Una gara tragica segnata dalla morte di Luigi Musso. Nel 1959 divenne pilota ufficiale per Ferrari.
Nel 1960 conquistava la sua prima vittoria in F1 al GP d’Italia. Ancora in Italia, ma nel GP del 1961, von Trips morì in seguito a un incidente e Phill Hill divenne campione del mondo. Nel GP d’Austria la sua auto prese fuoco, lui né uscì illeso, ma fu la sua ultima gara in F1. In Santa Monica restaurava autovetture, la sua specialità erano le Packards…
“A super person who loved cars”.