L’idolo dei siciliani e non solo, Nino Vaccarella.
Gli inizi nella sua splendida Sicilia, era il 1958 quando vinse la sua prima gara. Nel 1959 primo a Pergusa e nella Catania-Etna, mentre, nella sua classe alla Targa Florio finì terzo.
Le gare in salita lo occuparono per tutto il 1960. Con una Maserati, nel 1961, fu quarto alla Targa Florio e terzo alla 1000 km di Parigi. Nel 1962 arrivò terzo sempre alla Targa Florio e l’anno seguente entrò nella scuderia Ferrari e si classificò per due anni consecutivi secondo alla 12 ore di Sebring e nel 1964, aggiunse il primo posto alla 1000 km del Nürburgring e la 24 Ore di Le Mans, in coppia con Guichet.
Nel 1965 Vaccarella tagliò il traguardo primo alla Targa Florio. Firmò con l’Alfa Romeo nel 1968 e, alla 24 ore di Daytona, arrivò quinto, mentre fu primo al Mugello in coppia con Lucien Bianchi. Nel 1970, ancora con il Cavallino, vinse la 12 ore di Sebring con Andretti e Giunti. Sempre con Giunti arrivò secondo alla Targa Florio e a Monza, invece in coppia con Surtees concluse terzo al Nürburgring.
Corse anche in F1, ma non ottenne grandi risultati. “Apparentemente calmo e compassato, si avvertiva tuttavia in lui il fuoco e la passione della sua terra d’origine… Ha conseguito grandi vittorie e poi è ritornato a fare il preside nella sua scuola a Palermo”, Enzo Ferrari.