Enzo Ferrari scrisse di lui “La sua natura agonistica era indiscutibile. Possedeva una visione della corse decisamente superiore e un equilibrio, un’intelligenza agonistica, una sicurezza nella condotta di gara veramente singolari…”.
Omer Orsi disse di “El Chueco”, nome affettuoso usato dagli amici, “Esemplare ed inimitabile nell’ardimento e nella modestia, durante la sua vita sportiva ha saputo esprimere, anche con accenti umani, il meglio di un atleta. È per questo che va inserito come personalità di prima ed eccezionale grandezza nella storia dell’automobilismo mondiale di tutti i tempi”.
Della sua prima gara Fangio scrisse: “Avevo diciassette anni quando un cliente di Viggiano, il Senor Ayarza, mi offerse di correre come secondo con lui, con una Chevrolet del 1928. Il giorno della gara. Il ricordo: un grande polverone, un orgasmo indicibile prima del via, una terribile paura alla partenza, un sentimento di cauta fiducia e poi un enorme entusiasmo. Non ricordo neppure il piazzamento…”.
1950-1951 fu pilota per Alfa Romeo, e poi a seguire 1953 Maserati, 1954 Maserati/Mercedes, 1955 Mercedes, 1956 Ferrari, 1957-1958 Maserati. Fangio ha disputato 186 corse. Ha vinto 78 Gran Premi, a cui devono essere sommate 18 vittorie nelle corse su strada in Argentina. Ha disputato 51 Gran Premi del Campionato del mondo, vincendone 24. L’antesignano dei piloti di oggi.