Francese, di Boulogne-sur-Seine, fu capace di ridare una scossa di popolarità al motorsport nel suo Paese. Beltoise iniziò la sua carriera con le competizioni motociclistiche. Dopo esser stato vittima di un terribile incidente, durante la “12 Ore” di Reims nel 1964, la sua carriera rischiò di concludersi. Nonostante l’articolazione del gomito compromesso, nel 1965 Beltoise entrò a far parte della nascente scuderia Matra in F3, riportando nel circuito di Reims la sua prima vittoria e il primo successo in assoluto del marchio.
Gareggiò anche in F2 e nella categoria “Sport” fino al 1972, anno in cui Beltoise divenne pilota della BRM. Proprio al volante di questa riportò la vittoria di Montecarlo del 1972, in cui trionfò sotto la pioggia in testa alla Ferrari guidata da Jacky Ickx. Nel 1974 si ritirò dalla F1, ma continuò a correre nel Campionato francese delle Vetture di Produzione. Beltoise fu considerato responsabile dell’incidente in cui perse la vita Ignazio Giunti nel 1971 in Argentina. Sarebbe interessante scoprire cosa accade nell’animo di un pilota, non solo durante una gara, ma anche dopo… nel 1987 Beltoise fondò un centro di guida sicura chiamato “Conduire Juste”, forse un legame con quello che gli è accaduto?