Un ineguagliabile ottimista, l’avvocato mancato.
Laffite avrebbe dovuto seguire le orme del padre, ma scelse quelle dell’amico d’infanzia Jean-Pierre Jabouille. Nel ’68 frequentò la scuola piloti di Magny Cours. Tico Martini lo nota al “Volante Shell” e gli offre di correre in F3. Nel ’73 si affermava come il più veloce dei francesi e uno dei migliori europei, con una serie di vittorie divenne il Campione di Francia di F3.
Il debutto in F1, nel 1974, con la Iso Marlboro di Frank Williams. Nel ‘75 il trionfo in F2, Laffite alla guida della monoposto con i colori Elf e Martini, domina il Campionato dall’inizio alla fine e si conferma campione d’Europa.
Nelle Sport, con Merzario, disputò e vinse tre corse alla guida dell’Alfa Romeo 3 litri, tra cui la 1000 km del Nürburgring.
Nel 1976 fu nominato primo pilota Ligier-Matra in F1. Il 19 luglio 1977 la gioia per la vittoria a Anderstorp con una vettura tutta drapeau français. Si trasferisce in Gran Bretagna per correre con Williams nel ’83 e ’84, ma i risultati non sono entusiasmanti. Ritornò in Ligier nel 1985 e, il pilota quarataduenne, conquistò tre podi. Anche il 1986 iniziò bene, con due podi all’attivo, quando a Brands Hatch fu coinvolto in un incidente in cui riportò gravi fratture. Concluse la carriera in F1 come pilota per proseguirla come commentatore, con il casco sempre a portata di mano per scendere in pista!