Vi ricordate il colore del casco di Henri Pescarolo?
Montfermeillois, avrebbe dovuto seguire le orme del padre chirurgo, ma dopo due anni di università scelse l’automobilismo. Il debutto nel 1965 con una Lotus Seven e già l’anno dopo entrò nella squadra Matra di F3. Nel 1967 fu Campione di Francia di F3. Il 1968 è l’anno dell’esordio in F2 e per passare in F1, in occasione del GP del Canada. Si fece crescere la barba per mimetizzare le ferite sul viso causate da un incidente a Le Mans nel 1969. Durante le prove preliminari della 24 Ore, fu vittima di un incidente e la sua macchina prese fuoco. Coraggioso e determinato, concluse la stagione vincendo la 1000 chilometri di Parigi con JP Beltoise. Con Jean Pierre, nel 1970, vinse anche la 1000 km di Buenos Aires ed entrò nella squadra Matra. Nel 1971 vinse con De Adamich la 1000 km di Brands Hatch, a bordo di un’Alfa 33. Partecipò a trentatre edizioni della 24 ore di Le Mans, le prime tre vittorie con Matra-Simca, l’ultima con Porsche: nel 1972 con Graham Hill, fece la doppietta con Larrousse, nel 1973 e 1974; nel 1984 con Klaus Ludwing. Nel 1973 la Matra fu campione del mondo marche e lo dovette soprattutto per la coppia Pescarolo-Larrousse. Nel 1975, Herni, passò all’Alfa Romeo e contribuì alla conquista del titolo mondiale marche vincendo la 1000 km di Spa e Zeltweg e la 6 ore di Watkins Glen. Aggiunge al suo eccellente palmares la 24 ore di Daytona nel 1991. Terminata l’attività di pilota, fondò la Pescarolo Sport, regalandosi altre soddisfazioni.