L’uomo ombra, da ex agente dei servizi segreti a patron della Shadow.
Nel 1965 Don Nichols, tenente colonnello, lascò l’esercito americano e il Vietnam.
Per i due anni successivi si occupò della vendita degli pneumatici Goodyear e Firestone in Estremo Oriente. Nel 1968 costituì l’Advanced Vehicle Systems in Illinois e valendosi della collaborazione di un esperto tecnico, Tony Southgate, avviò il progetto Shadow.
I maggiori successi, la Casa li raggiunse nella formula Can-Am, le vetture erano molto basse, con ruote piccolissime. Dal 1973 al 1980 fu presente in F1. Il debutto delle vetture nere avvenne a Kyalami nel 1973, i piloti Olivier e Follmer, lo sponsor UOP una società petrolifera. Nel ’74 l’incidente mortale per il pilota americano Revson in Sudafrica. Nel ’75 vittoria alla corsa dei campioni a Brands Hatch, ma una gara fuori dal campionato.
Brutto colpo del destino in Sudafrica, nel ’77, con la tragica morte del pilota irlandese Pryce, per la collisione con un commissario di gara che attraversò la pista. In quell’anno lo sventurato Don Nichols ottenne l’unica vittoria della storia della Shadow, con Jones sul podio in Austria.
Nel ’78 una parte del team abbandonò la Shadow per fondare la Arrows. Don Nichols vinse la causa contro Southgate per il furto del progetto. Per la Casa con una squadra nuova, Regazzoni e Stuck, pochi furono i risultati.
Nel 1979 solo un quarto posto e nel 1980 vedemmo la Shadow solo a Kyalami. Nel frattempo la Shadow era stata ceduta a Teddy Yip che riprese la collaborazione con Southgate.