“Io ho un fratello che lavorava in officina ma non ha mai fatto il battilastra. Quando mi vedeva battere la lamiera e farla diventare lucida lucida, lui diventava matto… il mio lavoro non l’ha mai capito. Facevamo di quelle discussioni…! Per la lamiera ci vuole l’occhio e ci vuole la mano”.
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Leggi l’intervista Danilo Tavoni, Battilastra – Capitolo 2