Colin Chapman nacque a Richmond nel 1928. Dopo una laurea in ingegneria all’University College di Londra e un breve servizio nella RAF, entrò in una società di costruzioni meccaniche come ingegnere. Il 1°gennaio 1952 Chapman fondò la Lotus Engineering Company. Lotus è il nome di un fiore esotico, sembra fosse il soprannome della moglie di Chapman.
Lotus ha rappresentato fin dall’inizio un modo originale di costruire vetture sportive. È il sinonimo di disegni rivoluzionari e audaci sperimentazioni. Colin Chapman, un uomo bizzarro e geniale. Innamorato delle auto da corsa, industriale risoluto, scopritore e formatore di grandi piloti. Manager capace e autoritario che ha saputo valersi della collaborazione di tecnici progettisti quali Frank e Mike Costin, Mundy, Duckworth, Terry, Phillippe, Rudd e molti altri.
Dopo la Lotus Engineering Co. nacque la Lotus Car Ltd. e venne messa in produzione la Mark 7. Questa vettura, seppur con lievi modifiche e con motori diversissimi, rimarrà sempre il simbolo dell’originalità della produzione Lotus.
Nel 1962 nacque la prima delle rivoluzionarie monoposto, in lamiera chiodata, di Chapman: la 25, costruita attorno al pilota di punta della squadra, Jim Clark. Caratteristica fondamentale era il telaio monoscocca che Chapman adottò per primo nel mondo delle vetture da corsa. Alla maggiore leggerezza si aggiunse anche maggiore dinamicità , sistemando il pilota in posizione semisdraiata. Con questo modello, solo leggermente modificato e con motore più potente, Jim Clark vinse nel 1963 il suo primo campionato del mondo e anche il primo della Lotus. Nel 1967, un’altra delle grandi Lotus di F1: la 49. Nota è la sua linea a cuneo di cui la Lotus si può considerare precursore.
Nel ’78 introdusse anche l’innovazione dell’”effetto suolo” e delle “minigonne”. Al volante della Lotus si ricordano: Mario Andretti, Jim Clark, Graham Hill, Emerson Fittipaldi, Jacky Ickx, Stirling Moss, Jochen Rindt e Ronnie Peterson.
Colin Chapman fu un collezionista seriale di vittorie: 72 GP, 7 Campionati mondiali costruttori e 6 mondiali piloti. Il suo decesso è tutt’oggi avvolto dal mistero. Attacco cardiaco o fuga in grande stile?